Lotta ai tumori, aiuto dalle olive itrane
L’olio extravergine di oliva della cultivar itrana delle col- line pontine potrebbe avere un ruolo importante nella pre-venzione di alcuni tumori. È il risultato dello studio «Attività antineoplastiche dell’olio extravergine di oliva prodotto da olea europea itrana», realizzato dal Diparti- mento di scienze e biotecnologie medico chirurgiche del polo pontino della Sapienza, in collaborazione con la Lega i tumori, il Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina e finanziato dalla Provincia.
Presentato ieri dagli autori (Eugenio Lendaro, Andrea Coccia e Roberto Monticolo), oltre che dall’assessore provinciale dell’Agricoltura, Enrico Tiero, dal presidente della Lilt di Latina, Alessandro Rossi, del Capol, Luigi Centauri e dell’Associazione provinciale produttori olivi coli, Giovanni D’Achille, lo studio evidenzia come «esiste una diversa sensibilità all’azione antiproliferativa delle miscele polifenoliche che dipende principalmente dalla natura del sistema cellulare tumorale utilizzato». Inoltre, è stato dimostrato che «l’attività antiproliferativa della miscela è paragonabile a quella ottenuta dalla mitomicina, antiblastico utilizzato nei protocolli clinici sul trattamento del carcinoma della vescica».
Soddisfazione, ma anche cautela, è stata espressa da Rossi, secondo cui «questi studi preliminari dimostrerebbero una rilevante attività neoplastica dei polifenoli della cultivar itrana, da approfondire». Se per D’Achille si tratta di «risultati che premiano i continui sforzi dei produttori», Centauri ha ribadito come «dagli oltre 600 controlli annuali emerge un co- stante aumento della qualità». Tiero ha infine dato la disponibilità della Provincia a finanziare ulteriori ricerche.
Da «Il Messaggero - LATINA» di ANDREA APRUZZESE